lunedì 10 ottobre 2011

La rotondità della luce.

Vorrei destarmi dal sonno
un attimo prima della veglia,
nel momento in cui la visione non è reale
e la percezione delle cose fluttua,
tra l'immaginazione e il sogno.
Vorrei assistere
a quel senso di non-appartenenza
e carpirne l'essenza,
perché ogni singolo gesto
vivesse di vita propria.
Vorrei che le parole danzassero
disegnando pareti di cotone,
dove rimbalzare per rinascere
sotto una nuova forma,
che si palesi in sublimi note di violino.
Vorrei che quella luce
che riempie i miei occhi
solleticandomi al riposo,
sapesse circondare ogni movimento
che l'aria compie attorno alle cose,
cosicché la vita potesse raddolcirsi
aggrappandosi alle emozioni.
Ed io, proprio lì,
vorrei addormentarmi.

Nessun commento:

Posta un commento