domenica 14 agosto 2011

"Lasciate che vi accarezzino le ciglia dell'amore". Paolo Benvegnù Nulvi (SS) 12.08.11

I Benvegnù approdano in terra sarda, dopo un'acclamazione a gran voce che ci riconduce al tour del 2009, in cui girarono per Sassari, Siniscola e Cagliari.
Poi una tappa al Karel Music Expò ed in fine, finalmente, due giorni fa tornano nell'amata isola.
Una cornice quanto più suggestiva e magica, quella del paesino di Nulvi, in provincia di Sassari.
Un paese che trasuda tradizione, poesia e profondo rispetto per le persone, per l'integrità morale e per la gioia di mantenersi intatti.
E di attenzione per chi fa il proprio mestiere con gioia, passione assoluta e pochissimi mezzi e per questo, merita assolutamente tutto l'amore e la gioia di questo mondo, ahimè, ormai povero di valori.
Il concerto si svolge nel cortile delle scuole elementari comunali, in una cornice splendidamente circondata da mura antiche e pregne di storia, di quella storia che i maestri sudano per non far dimenticare alle nuove generazioni.
La chermesse, che va fa parte del progetto "NU AS: NulviArteSuono", vede come gruppo spalla i bravissimi Lux, gruppo sassarese composto da 3 elementi (voce+chitarra, voce+strumenti a percussione, voce+contrabasso), mischia elementi di spiccato stampo rock drakeiano a testi di protesta sulla società e sulla difficoltà di vivere dei giovani d'oggi.
La voce di Io Lux (così si firma) è a tratti malinconica e delicata, a tratti forte e decisa, ed il trio non si abbandona mai a momenti di stanca.
Il loro amalgama è assolutamente originale e deciso e come lo stesso Paolo ha modo di dire "coraggioso e intenso".
Dopo averci regalato un set di circa 45 minuti, il palco viene lasciato a grande velocità ai Benvegnù.
Il cortile pian piano si riempie ed il gruppo subisce l'impatto emotivo iniziale.
Tanta riverenza viene percepita dai fans che li acclamano, seguendo a voce e con il battito delle mani ogni loro brano.
Il concerto è un vero crescendo di emozioni, variegate e differenti, ma sempre in punta di piedi e con un protendersi verso la poesia incastonata in suoni limpidi ed arrangiamenti perfetti.
Splendido, a mio avviso, è l'uso dei fiati e dell'alternanza tra sottofondi al pianoforte e al contempo, più marcatamente rock.
La voce di Paolo si lascia andare alla profondità assoluta e alla sofferenza nei brani tratti da "Hermann" e mantiene il suo pathos nei successi più conosciuti della sua (splendida) carriera da solista.
Il (mio) momento magico assoluto rimane "Rosemary plexiglas" dei compianti Scisma, che tanti passi hanno solcato nel panorama indie-rock di fine anni '90 e oggi, a distanza di più di 15, continuano ad essere ricordati per brani sempre attualissimi.
Da ricordare la (usuale)chiusura con "Troppo poco intelligente", mixata con "Alejandro" di Lady Gaga, di cui Paolo fa una divertentissima copia al maschile, mai disattendendo le aspettative dei fans circa la sua irresistibile ironia.
Un concerto assolutamente unico ed irripetibile, perfetto nel comprendere ogni stato emozionale ed impeccabile nell'esecuzione.
Grazie ragazzi per essere venuti a regalare magia alla mia terra, perfettamente incastonati nel nostro paesaggio e quanto mai da noi tutti amati.

La scaletta:
Il nemico
Moses
Love is talking
Io ho visto
Avanzate, Ascoltate
Cerchi nell'acqua
La schiena
Acab in New York
Il sentimento delle cose
5 secondi
Good morning Mr. Monroe
Johnnie and Jane
Interno notte

Rosemary Plexiglas
Io e il mio amore
Il mare verticale
Il mare è bellissimo

Troppo poco intelligente

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