martedì 23 agosto 2011

Ciao ma'.

E' tutto il giorno che ti penso.
Con quella sottile malinconia che ti trattiene il cuore in gola, dandoti la netta sensazione tra perderti e non ritrovarti.
E vorrei pensare a momenti belli, a sorrisi tra noi e quel non parlare che ci accomunava.
Ma riesco solo a vedere un lenzuolo.
Lo so che la morte fa parte della vita.
Ma quando pensi di aver superato tutto, tutto riemerge e ti trovi ancora piu' fragile, a chiederti se ce la farai ancora.

Avrei voluto che capissi la mia voglia di libertà.
Quei colori che cercavo inutilmente e che rimanevano sommersi tra la rigidità delle nostre discussioni.
Ma aveva (ennesimamente) ragione chi diceva che è l'educazione ad impedirci di leggere negli occhi ed io ora questo lo so.
Se qualche angelo ti affianca vorrei che ti portasse l'amore che dai miei occhi sgorga quando ti vedo, ogni mattina, a sorridermi mentre mi prepari la colazione e in quanto di te appare sul mio viso e sul mio corpo che si modifica.
Avrei voluto. Solo perchè tu potessi vivere più serena i tuoi anni dopo la morte di babbo e potessi gioire delle mie piccole conquiste.
Non importa. Le mie lacrime non sono vane.
So che tu sai, in qualche modo, che è amore per te.
So che tu, oggi, puoi capire.
E spero tanto che tu possa sorridere. Almeno oggi.

P.S.: ogni volta che Paolo canta quella canzone....

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