sabato 12 febbraio 2011

Segnali.

I sogni sono parte di noi.
Spesso riportano a galla quello che il subconscio non riesce a trasmetterci.
E si realizzano nelle nostre mani, quando apriamo gli occhi e capiamo che c'è sempre un segnale, in quelle che sembrano immagini sconclusionate, senza senso.

L'ho compreso ora.
In un sogno che sembrava assurdo, c'era un chiaro significato, un indicazione per la mia vita che si evolve.

Per tutto il tempo che mi hai preso per mano, madre mia, hai avuto paura per tutto quello che credevi potesse farmi del male.
Dagli ostacoli, ai rapporti umani.
Quando stanotte sei apparsa a me, come ti ricordai 10 anni fa, ho compreso che la libertà che tu cercavi, è la medesima che ho creduto di aver raggiunto da quando non ci sei più.
Ma la libertà non si raggiunge dall'altro capo del mondo.
La libertà l'abbiamo dentro e tu questo, madre mia, non l'hai mai compreso.
Così, quando stanotte ti ho chiesto "dov'eri?" e tu mi hai risposto "volevo conoscere altre persone"... ho capito che mi stavi lasciando andare.
Che avevi capito che tutto il mio impegno, la mia fatica e la devozione nelle cose che faccio, fanno parte di me, così come la libertà di essere me stessa.
Questo lo serberò con me, sapendo che continuerai a prendermi per mano.

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