lunedì 25 marzo 2013

Respirando di sguardi.

Ho voluto riscoprire la bellezza degli occhi chiusi,
in quell'attimo in cui, appena assopiti,
riaddormentati smettavano per un attimo di battere le ciglia
per riaccendersi un istante dopo, nell'accecante baluginio dei colori.
Come un limpido bagliore,
riscoprire gli oggetti intatti e ricontarli,
dai libri al tavolo, dal tavolo al letto,
come se vivessero in un'altra dimensione.
Come se un'istante di pura apnea,
significasse una vita intera.
Ho vissuto.
Sono certa.
Un'altra vita altrove.
Durata solo un secondo, ma così piena come se ne avessi avute mille altre,
di storie da raccontare, altre da me.
Come se avessi potuto riflettermi nello specchio dell'anima,
per scoprire un'altra anima, pregna di vita, quanto la mia.
Come se dentro, mantenessi mille altre me, diverse da me.
Camminando da un luogo all'altro,
da un leggero e immoto fresco sul volto,
per riscoprire come il tempo stesso,
non abbia paura di scolpirti sul volto le proprie orme.
E tu, te le porti dietro l'occhio,
in piccoli segni sotto le borse degli occhi,
nella raggrinzita pelle delle mani e sotto i piedi, brucianti di fatica.
E solo un attimo ti fermi a respirare, immobile,
per farti rapire dagli occhi e di chi di occhi, è fatto.

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