martedì 29 novembre 2011

Beffarda.

La bellezza è un contenitore.
Ed il contenuto non sempre si attaglia.
Alla capacità di far parte di qualcosa.
Alla nostra stessa essenza che può appartenere solo a noi.
Al mondo che guarda all'apparenza.

Ne ho avuto un ennesima riprova.
E dopo un senso di rabbiosa aggresività, ho provato orgoglio, nel non farne parte.
Perchè il mio senso di Bellezza è scevro della stupidità umana.
E' scevro della logica dell'apparire.
Guarda dritto verso il centro di se stessi.
E nessuno può allontanarlo da me stessa, da quello che sono.

Mi ci sono ritrovata, in mezzo alla Bellezza, al centro di quel senso assoluto dell'essere al mondo e vivere, che mi sono ritagliata a forza e furia di colpi bassi, di unghie spezzate e capelli lasciati dalla parrucchiera.
Perchè l'essenza di me, è quella che vedi.
Non ti piacerà, ma lo sono.
Sono ciò che i miei genitori hanno lasciato in me.
Sono la serverità di mia madre, come la fanciullezza di mio padre.
Sono la voglia di vivere e di correre, di andare alla ricerca delle cose che conosco perchè le amo, come di quelle che non conosco e che amerò.
Sono il senso esatto di ciò che vedo.
E che il mio cuore trasforma in sorrisi, in gioia, in purezza.
Sono tutta la leggerezza del mondo, racchiusa in colori che afferro, per abbandonarli.
Sono quel senso di appartenenza al silenzio, che la velocità del quotidiano non potrà mai riconoscere.

Ed io? Dovrei arrabattarmi a ricomprendermi in un ammasso di cellule inutili e prive di profondità, quale la maggioranza degli esseri umani, sono?
No, GRAZIE!!!!
Vado incontro alla Bellezza, so esattamente dov'è.
Nel sorriso timido di chi non pretende, ma guarda e ascolta.

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