giovedì 27 gennaio 2011

Se questo è un uomo.

Oggi. Giornata della memoria.
Come usualmente accade, si apporrà una candela alla propria pagina di vita virtuale, per salvarci la faccia, per mostrare al mondo quanto siamo sensibili di fronte alla devastazione di popoli interi, di fronte ad un abominio che niente e nessuno potrà cancellare.
Che ci piaccia o meno, siamo fatti di memoria.
E prima di tutto, di memoria storica.
Nelle nostre radici vi è l'orrore che i nostri antenati hanno vissuto.
Lo sterminio che donne, bambini e malati hanno dovuto subire.
La lotta alla sopravvivenza.
Ed anche, la morte.
Perchè anch'essa, fa parte della vita.
Nelle nostre vene vi è una traccia di malvagità, che cerchiamo di trattenere con larghi sorrisi, quando la violenza è presente nelle nostre azioni quotidiane.
Nell'incapacità di ascoltare. Nella necessità di acquistare continuamente oggetti inutili. Nella ricerca di quello che non c'è, di sicuro, fuori da noi, perchè non siamo capaci di trovarlo dentro.
Non voglio fare del facile moralismo.
Ma se guardiamo lo stato del nostro paese, è tacito.
Ed una volta tanto, vorrei accenderla nel cuore, questa candela.
Ed invitarvi a guardare l'omonimo film.
O a leggere il libro, che è molto meglio.
Magari, a lume di candela.

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