lunedì 23 maggio 2011

Basta.

Qualcuno diceva che si crea per noia, non per curiosità nell'esplorare e credere, che ci sia un senso in questo mondo, per unirci, legarci, sentirsi parte di qualcosa.
Se fosse anche solo questo il nesso, significherebbe comunque, capacità di mettersi in gioco, di provarci, a colmare quel vuoto, che non porta da nessuna parte.
Ma è proprio l'arroganza, la fallibilità e l'ignoranza che crea muri invalicabili e sospensioni a mezz'aria, incapacità di porsi e di regalarsi al prossimo, per capire quali sono i nessi tra se stesso e ciò che lo circonda.
Ieri seguivo da Fazio Emanuele Severino che diceva "elevarsi, comprendere il nesso tra il sè inferiore e il sè superiore.".
Ed è ciò in cui ho sempre creduto. Se non si esce da se stessi, per capire cosa manca a noi per costruire la propria felicità personale, non si capirà mai quella parte immortale e fondamentale di noi che è l'anima.
E solo da questo si può partire per vedere la perfezione che sta in ognuno di noi, ciò che ci rende unici e speciali.
Il mondo questo non lo accetta e pensa che la perfezione stia nell'esteriorità.
Ma solo noi possiamo cambiare il mondo, perchè ne facciamo parte.
E dobbiamo smetterla di essere egoisti.

Nessun commento:

Posta un commento